Atti vessatori e persecutori: come riconoscerli e bloccarli tempestivamente
Sei vittima di atti vessatori e persecutori?
Vivi un disagio profondo a causa di chi ti sta vicino quotidianamente: in casa, a scuola, sul lavoro?
Non sei libera/o di muoverti senza sentirti costantemente sotto controllo?
Hai paura che ti possa accadere qualcosa da un momento all’altro?
Leggi questo articolo, ti posso aiutare.

Atti vessatori e persecutori: una violenza che nasce dal bisogno di controllo e si nutre di paura
Visti i recenti fatti di cronaca legati ad atti e comportamenti vessatori e persecutori come per esempio il bullismo, il cyberbullismo e lo stalking, ci si interroga su come combattere efficacemente tali comportamenti e atti criminali.
Ogni comportamento ed atto vessatorio e persecutorio presenta le seguenti 2 caratteristiche:
- La costante vessazione e persecuzione della vittima viene agita con l’intento di assumerne il controllo.
- Le molestie vessatorie e persecutorie si prolungano sul lungo periodo e nel caso dello stalking spesso si concludono con un’omicidio di genere detto comunemente femminicidio.
Cosa sono gli atti vessatori?
Con il termine vessazione si indica un comportamento caratterizzato da costanti maltrattamenti fisici, psicologici e costrittivi esercitati su persone più deboli, indifese, incapaci di reagire efficacemente alle vessazioni subite.
Cosa sono gli atti persecutori?
Con il termine persecuzione si intende l’insieme di azioni di forza, intesi a stroncare le difese altrui, costringendo la vittima designata alla totale dipendenza dal proprio persecutore.
Chi agisce in modo persecutorio è caratterizzato dai seguenti atteggiamenti e comportamenti:
- Assillante
- Molesto
- Ossessivo
- Minaccioso
- Violento: verbalmente, fisicamente, psicologicamente
- Ricattatorio
- Denigratorio
I comportamenti persecutori si attualizzano attraverso agiti ostili, volti a danneggiare una persona o un gruppo circoscritto di persone attraverso la calunnia, la derisione e la messa alla gogna sociale e mediatica. In tal senso pensiamo alla tragica efficacia del cyberbullismo.
Come difendersi dai comportamenti vessatori e persecutori
Chi subisce atti vessatori e persecutori si sente profondamente solo, ha vergogna e paura ad uscire allo scoperto.
Anni di vessazioni e persecuzioni annichiliscono lo spirito della vittima ma riconoscere di essere una vittima è il primo passo per reagire efficacemente e riprendere il controllo sulla propria esistenza in modo particolare quando si tratta di soggetti minorenni.
A tal proposito ho scritto una guida dedicata all’ascolto del minore.
Analizziamo ora insieme comportamenti necessari per non cadere vittima di vessazioni e persecuzioni
- Quando si conosce una persona, in qualsiasi contesto ci si trovi, è fondamentale mantenere un atteggiamento critico e non fidarsi immediatamente di un estraneo per quanto simpatico e inoffensivo possa sembrare.
- All’inizio di una relazione amorosa si tende ad isolarsi per viverla pienamente. Tale isolamento deve comunque essere momentaneo e presto la coppia si deve integrare con amici e parenti di entrambi.
- In caso di vessazioni e persecuzioni è necessario rivolgersi ai centri antiviolenza presenti sul territorio e alle forze dell’ordine per segnalare tali atti che sono reati contro la persona, non temere di sporgere denuncia.
- Evitare ogni contatto con il persecutore. Il comportamento da tenere deve essere distaccato poiché ogni atteggiamento che sia gentile o rabbioso viene frainteso.
- Cambiare le proprie abitudini è difficile ma si rende necessario in caso di vessazioni e persecuzioni per evitare di diventare una facile preda.
- Non isolarsi, non rimanere da soli. Quando è possibile farsi sostenere da un gruppo di auto-aiuto e da un centro antiviolenza. Parlare e condividere la propria esperienza, è un modo per affrontare la violenza che si sta subendo.
- Affidarsi con fiducia alle strutture antiviolenza e alle forze dell’ordine seguendo le indicazioni date. Tali istituzioni e associazioni sono presenti sul territorio e si possono contattare telefonicamente al Telefono Rosa numero antiviolenza e stalking 1522 anche in modalità anonima.
Non bisogna mai accettare di essere maltrattati!
Nessuno ha il diritto di umiliarti, di farti violenza, agendo atti vessatori e persecutori contro di te e contro le persone che ti sono vicine limitando la tua libertà individuale e sociale.
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Nessuno ha diritto. Ma ce tanta gente che lo fa. Lo sto vivendo adesso.e non è bello per niente.sentirse solo e inadecuato.isolato.umillato.etc.sul lavoro. Nessuno che ti ascolta.el capo che no fa niente per migliorare i comportamenti e le relazione del gruppo e ti senti così male che decide de licenziarti.rimanere senza lavoro .con una famiglia di mantenere e lontani di casa. A punto si sei straniero e peggio.
Ciao Adriana nessuno ha il diritto di sfruttare un altro essere umano. Viviamo tempi cupi ma non bisogna lasciarsi abbattere. Sono convinta che quando in una situazione stiamo male è meglio andarsene anche se questo costa un grande, grande sacrificio. Ti auguro ogni bene
Sono intrappolato da anni in una relazione tossica ho provato a lasciarla lei minaccia il suicidio….minaccia di rovinarmi la vita lavorativa…non so che fare
Ciao Davide comprendo bene le tue parole e so quanto sia difficile e doloroso andare oltre una relazione tossica ma credimi ognuno nella vita con i dovuti modi deve compiere le proprie scelte.
Se in cuor tuo senti che è arrivato il momento di sciogliere questo legame fallo perché sia per te che per lei è l’unico modo di riprendervi le vostre vite.
Di sicuro starai male sia tu che lei ma una volta presa questa decisione non si torna più indietro anche perché di fatto state già morendo dentro. Non avere paura di ciò che succederà dopo l’importante è che spezziate questo legame disperante.
Ti auguro ogni bene e di ritrovare la serenità. Grazie per la fiducia e per il tuo commento
Le ho provate di tutte anche quello di sposarmici pur di tacitarla ! Nulla ! Ho deciso di sopravvivere in silenzio e in solitudine e di attendere che il suo cuore scoppi di nicotina ! Un grande fesso!
Stefano le tue parole sono quelle di un uomo molto amareggiato. La vita non smette mai di proporci delle soluzioni sta a noi coglierle al volo. Probabilmente hai bisogno di aiuto per uscire dalla tua situazione e direi che la cosa migliore è iniziare a muoversi in tal senso. La rassegnazione non fa altro che alimentare la disperazione e la frustrazione che di fatto non sono mai buone consigliere e prima o poi portano la situazione a degenerare in atti sconsiderati
Ciao Dario leggo con dolore la tua situazione e mi rammarica dover constatare che oltre alla situazione familiare che ti fa tribolare ci si mettono di mezzo tutte quelle realtà burocratiche e legali che fanno impazzire. L’unica cosa che mi permetto di consigliarti è quella di rivolgerti in modo insistente e pressante ai servizi sociali per poter avere tutti gli aiuti di cui necessiti e poi di venire a patti con lo Stato in tutti i modo possibili per risolvere la tua situazione esattoriale e legale. Lo so che mantenere il sangue freddo in queste situazioni è difficilissimo, sapessi le sfuriate che ho fatto in momenti decisamente complicati della mia vita ma credimi sono inutili alle volte con la gentilezza si ottiene il giusto. Ti auguro ogni bene
Sn stata vessata da mio marito per anni arrivando a credere che quella sbagliata ero io. Ha tentato di tagliare i ponti con tutti x chiudermi nel suo mondo malato e quando nn c è riuscito sn iniziate le minacce e gli insulti. Sn separata e più o meno serena: mi addolora l’azione di plagio che fa con i miei figli….e la legge italiana nn esiste. Nn mi sento turelata così come nn mi sentivo protetta e garantita quando era a casa.
Cara Rossella purtroppo e dolorosamente mi dispiace ammettere che molti degli operatori che dovrebbero tutelare le persone, vittime di maltrattamenti, non sono ancora preparati in merito all’applicazione delle leggi che sulla carta esistono ma spesso vengono applicate in modo discrezionale. Come sempre molto dipende da chi prende in carico la vittima, la sua situazione esistenziale, per riuscire ad intervenire in modo efficace e risolutivo. Mi auguro che con la separazione tu possa mantenere e rafforzare quella calma che hai ritrovato e credimi immagino la fatica che porti sulle tue spalle … ti abbraccio e ti raccomando una sola cosa: non chiuderti alla vita e vedrai che con il tempo e infinita pazienza anche i tuoi figli comprenderanno la situazione e non si lasceranno più manipolare.
Buon giorno. Urla e grida continue di un vicino di casa si possono considerare molestie o vessatorie?
Ho un vicino che appena sente il mio cane abbaiare, anche se solo per qualche minuto, gli urla sguaiatamente. Poi me lo ritrovo spesso davanti a casa che suona il campanello perche’ il mio caminetto acceso lo infastidisce. Minaccia con sms poi di denunciarmi a diversi enti perche’ inquino con il caminetto….posso reagire con qualche atto legale?
ci sono gli estremi per una denuncia? Come posso reagire legalmente?
Ciao Paolo purtroppo i problemi con i vicini di casa sono tra le motivazioni più diffuse di denunce e pendenze legali.
Come prima cosa puoi informarti presso le forze dell’ordine della tua città o comunque parlare della tua situazione in modo particolare facendo stampare tutti i messaggi che il tuo vicino di casa ti ha inviato e pensare ad una denuncia. Ricorda sempre che le cose vanno provate sarebbe utile anche un video dove sono registrate le sue urla ed eventuali minacce, parlo di video perché una registrazione vocale può non essere sufficiente.
In casi estremi puoi chiedere aiuto ad un legale di tua fiducia ovviamente in caso di consulenza i costi sono inevitabili.
L’ideale sarebbe far pace con il tuo vicino o comunque mediare una soluzione pacifica ma raramente questa soluzione è sufficiente per far terminare le liti innescate da tempo.
Spero di esserti stata utile e ti auguro di risolvere al meglio la questione
Mi unisco al sig.Paolo.Abbiamo un vicino,ex poliziotto in pensione,che da ben 14 anni esercita vessazioni continue e di qualunque genere con TUTTI i vicini anche quelli di altre case che lo circondano.Noi tutti del circondario andiamo d’accordo e tolleriamo qualsiasi cosa,nei limiti, per il quieto vivere,questo signore no.Ora la settimana scorsa per l’ennesima volta ha aggredito in modo veemente,verbalmente ma senza insulti,mia moglie.Stufo di questo personaggio che non lascia vivere nessuno ho provveduto a presentare un ESPOSTO ai Carabinieri che si è aggiunto ad un’altro ESPOSTO fatto tempo prima da un’altro vicino.Noi tutti speriamo che si calmi,ma qualora non lo facesse provvederemo con altre azioni giudiziarie.
Ciao Giorgio, grazie, sottolinei un punto molto importante: muoversi con un’azione collettiva è sempre efficace e rafforza la credibilità della segnalazione.
Questo articolo e molto necessario che lo legggano tutti perche penso che esistono dapertutto questi maltrattamenti e di più con le persone deboli..che pure per paura o semplicemente perché non vogliono casino lasciano perdere…e così subiscono sempre..ne sapro qualcosa..
Ciao Aida grazie per le tue parole in effetti per quanto sia difficile è arrivato il momento di reagire energeticamente e legalmente in difesa dei più deboli che proprio per le loro fragilità, troppo spesso, vengono vessati ed oppressi.
Nella speranza che questi anni difficili che stiamo vivendo abbiano risvegliato le coscienze individuali e collettive, spingendo ogni individuo nella sua realtà esistenziale, ogni istituzione e ogni governo a prendersi cura di coloro che troppo spesso non possono farlo da soli supportandoli e ridandogli una vita dignitosa da vivere pienamente e liberamente.
Ciò che conta è non stancarsi mai di denunciare le situazioni vessatorie così che le autorità di dovere possano essere d’aiuto intervenendo tempestivamente e adeguatamente. Un caro saluto Aida e se ti trovi in difficoltà non aver timore a rivolgerti subito alle autorità. Subire atti vessatori e persecutori non è mai una giusta scelta. Per ogni altra informazione io sono qui
E quando è un vicino/ confinante come ci si può difendere. Preciso che evito anche guardarli ,a volte e’ inevitabile ma resto indifferente, come oramai sto facendo da circa quattro mesi. Nonostante tutto ciò
ogni tanto vengo attaccata: quando per un parcheggio in strada comunale, quando per la spazzatura messa sul muro di confine, sempre su strada. Quale sarà la prossima scusa?
Mi è stato tolto il saluto, e va bene così, rispetto, anche se non conosco il motivo. È certo che ,a casa mia, nel mio giardino non intendo cambiare le abitudini. Mi sento privata della libertà.
Ci sono state minacce verso mia figlia e mio nipote di 7 anni.
Ripeto ,come ci si può difendere da certi individui avidi di prepotenze , possessivi
Ciao Paola le liti tra vicini sono tra le peggiori e soprattutto le più difficili da risolvere.
Se non ti è possibile parlare civilmente con loro ti consiglio di fare due cose:
1. Raccogli prove del loro comportamento scorretto esempio eventuali dispetti a vostro carico, in particolare riguardo i bimbi
2. Fai una segnalazione alla polizia locale andando personalmente su appuntamento da loro per spiegargli la situazione poi facendoli venire a casa tua per appurare le cose
Il tuo comportamento e so quanto sia difficile nei confronti dei tuoi vicini deve essere esemplare proprio per non esasperare la situazione … ti raccomando niente dispetti per ripicca.
In questo modo spero che con l’aiuto della polizia locale tu possa ottenere almeno che i tuoi vicini si rendano conto di aver superato il limite e ritornino tranquilli.
Ti auguro che presto tutto si risolva per il meglio. Un caro saluto
Sono Massimiliano da Livorno ho un negozio di alimentari inizialmente mi è stato fatto un esposto da parte di un comitato ,perché la sera verso le 17,00 vengono in negozio dei lavoratori stranieri ucraini ,polacchi,finito di lavorare tutti i giorni vengono lì da me,,per questo ho avuto un esposto ,che è durato più di un anno con vigilesse inborghese che entravano all”improvviso in negozio per sanzionare, finito questo esposto sono venuti polizia chiamati per assemblamento inesistente,ancora carabinieri chiamati per assemblamento,inesistente, poi in seguito sono venuti in negozio addetti dell’ufficio igiene ,per due volte e devono venire ancora una volta per finire il loro lavoro, per finire due giorni fa’ mi è arrivato in negozio i carabinieri dei Nas con due pattuglie ,sono entrati in negozio in 6 persone nemmeno fossi toto Riina volevo un suo consiglio pensavo ad una denuncia..,
Ciao Massimiliano ovviamente io non conosco i fatti se non dal tuo racconto. In ogni caso essendo in emergenza sanitaria vi sono regole che vanno rispettate e un negozio di alimentari è un luogo di transito dove per necessità non si possono creare assembramenti. Posso capire che queste regole sono pesanti ma necessarie per la salute di tutti. Non so proprio come una denuncia da parte tua potrebbe alleggerire la situazione. I tempi che stiamo vivendo sono difficili ma questi sono i nostri tempi e adeguarsi alle regole è l’unico modo per vivere in pace e sicurezza