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Avarizia: è tutto mio! Tutto mio! Tutto mio! Tutto solo mio!

Avarizia e prodigalità sono vizi capitali, due facce della stessa medaglia.

Con la mano stretta l’avaro stringe a sé tutto ciò che può, differentemente il prodigo con mano larga scialacqua ogni cosa senza darvi peso o valore.

Nell’inferno dantesco una triste pena attende chi si macchia di tali peccati e nella vita quotidiana non riesco ad immaginare pena peggiore dell’arraffare con il terrore di perdere tutto.

Peggio ancora, lo spreco di risorse umane e naturali contrapposto all’accumulo compulsivo, di cose su cose, per colmare un vuoto nell’anima.

Entriamo ora in queste regioni dello spirito umano per comprendere le motivazioni dell’avaro, senza lasciarci troppo contaminare dalla sua cupidigia.

avarizia, avidità, cupidigia
Arraffa! Arraffa! Arraffa!

Avarizia: “Perché tieni?”

L’avarizia ci introduce in un antro oscuro, minaccioso, persino Dante e Virgilio avanzano con passo malfermo sino a quando vedono dinnanzi a sé una moltitudine di dannati in cerchio, girando in tondo, spingendo con il petto dei pesanti massi andando a creare due semicerchi.

Quando le anime si incontrano si domandano reciprocamente:

“Perché tieni?” “Perché burli?” Dante Alighieri – Divina Commedia, Inferno, Canto VII

Immagina se queste domande fossero rivolte a te. Perché tieni? Perché sei avaro e accumuli cose e sentimenti? Perché burli? Perché sperperi i tuoi doni materiali e spirituali? Cosa risponderesti?

Avarizia, avidità, bramosia

L’avarizia si manifesta come un attaccamento eccessivo a cose e persone che nasce dalla paura incontrollabile di perdere ciò che si possiede.

“La paura porta all’avidità, l’avidità porta alla paura; è un circolo vizioso” Rivista Osho Times ottobre 2017

L’avidità è un desiderio spasmodico non si placa neppure quando viene soddisfatto e spingendosi sempre più in basso nella cupidigia ecco la bramosia, un un desiderio incontenibile che si riflette nel comportamento individuale spesso amplificato nel comportamento collettivo di una società.

Per bramosia di potere si compiono le peggiori cose e sistematicamente vengono calpestati i diritti umani di chi non può difendersi.

Anima bella non tremare l’amore tutto può

Siamo sinceri, tutti nella nostra vita siamo stati un po’ avidi o prodighi adesso però le mani tremano, ti senti colpevole e chiedi venia.

Quante volte per ignavia, superbia o semplicemente per superficialità hai negato un gesto, una parola, un sorriso. A volte ti sei spinto oltre, negando persino un pensiero.

Per fortuna nulla è mai perso per sempre. La luce dell’amore incondizionato brilla nel profondo di ogni cuore e basta un attimo perché risplenda dentro e fuori di te.

Non temere la miseria. Sicuramente misero è chi si condanna ad una vita a pugni chiusi, stringendo a sé avidamente cose, persone e sentimenti senza rendersi conto del male che fa agli altri e a se stesso, senza comprendere che a mani aperte nasciamo, viviamo e a mani vuote riprendiamo il nostro cammino di vita in vita.

Se hai trovato utile questo articolo sull’avarizia ti chiedo di condividerlo e di lasciarmi un tuo commento. Inoltre ti invito a guardare questo video sull’abbondanza e sulla mancanza che non sono altro che due facce della stessa medaglia.

Se mi hai trovato severa, è un bene, significa che le mie parole ti hanno toccato il cuore.

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