Catarsi: liberazione e purificazione dello spirito
Catarsi dietro il significato di questa parola si svela un mondo emozionale grandioso!
Vivere un’esperienza catartica significa comprendere l’incomprensibile che implode nell’animo umano.
Attraverso l’arte, in tutte le sue forme e manifestazioni, hai la possibilità di andare oltre la tua zona di sicurezza e comprendere il senso della vita.
Sei pronto per liberarti e purificarti da tutte quelle emozioni che giorno dopo giorno avvelenano la tua esistenza?
Iniziamo subito!

Catarsi: liberazione e purificazione dalla paura
Ci sono dei termini che prendono vita nella nostra quotidianità rendendola un’esperienza sempre più ricca e preziosa.
Tra queste parole una tra le più meravigliose è catarsi.
“Liberazione da ciò che è estraneo all’esistenza o natura di una cosa e che perciò la disturba o corrompere”. Dizionario di Filosofia – Nicola Abbagnano
Aristotele nelle sue opere: ‘Poetica’ e ‘Politica’ definisce la catarsi come un fenomeno estetico grazie al quale l’uomo si rasserena dalle proprie passioni violente e perturbanti tramite la poesia e la musica.
La catarsi è un processo di liberazione e purificazione dell’anima dalle passioni e dall’irrazionalità.
Il valore della libertà
Ogni volta che attraverso il mondo dell’arte viviamo una catarsi il nostro spirito diviene più intenso.
Attraverso il processo catartico le manifestazioni artistiche svolgono una funzione liberatoria ed educativa poiché, suscitando emozioni forti come il terrore e la pietà, permettono allo spettatore di elaborare emozioni dal contenuto drammatico e simbolico.
Benedetto Croce vede nel processo catartico il momento supremo dell’intuizione poetica.
Nella psicoanalisi la rievocazione di eventi traumatici permette l’elaborazione e la liberazione dai sintomi causati da un trauma subito.
Il processo catartico rende manifesti alcuni stati d’animo permettendone la comprensione razionale ed emozionale attraverso la rievocazione di eventi drammatici.
Vediamo quali sono alcune delle perturbazioni dello spirito più comuni:
Grazie al valore liberatorio della catarsi gli stati d’animo dolorosi e limitanti possono essere rivissuti e permettere al soggetto, restando nella propria zona di sicurezza, di intraprendere un processo di comprensione, elaborazione e accettazione degli avvenimenti traumatici subiti.
Pacificazione ed empatia
Ogni atto catartico è un percorso che il nostro spirito compie per andare oltre se stesso: oltre il dolore, la paura, l’ignoranza.
L’esistenza è paragonabile ad un viaggio, dove attraverso la nostra capacità di relazionarci con gli altri ci arricchiamo di esperienze e competenze personali e prosociali.
In sé un’esperienza catartica assume significato se evolve in empatia.
Comprendere il proprio vissuto emozionale è fondamentale per comprendere il vissuto emotivo altrui e compiere azioni prosociali.
Ogni esperienza catartica lascia un segno nell’anima bella
La catarsi segna un punto di non ritorno. La consapevolezza che accompagna questa esperienza è tale che non si possono ignorare le conseguenze sul nostro spirito e nella nostra vita.
Tutti noi abbiamo vissuto l’esperienza della catarsi e il segno che ha lasciato nella nostra anima ha una funzione di memento, di monito severo che ci accompagnerà sempre e ci ricorderà cosa è avvenuto nel nostro passato o cosa può avvenire nel nostro futuro se non agiamo con discernimento.
Catarsi e condivisione
Non temere di raccontarti, di condividere i tuoi sogni, i tuoi desideri, le tue aspirazioni. Liberarti dalla paura, dalla vergogna, da ogni falso senso del pudore.
Condividi le tue esperienze con le persone che ti sono vicine, attimi di vita vissuti: felici, gioiosi, bizzarri, o apparentemente troppo dolorosi per essere raccontati. La tua esperienza è preziosa e può essere di ispirazione a chi si trova in difficoltà.
La catarsi ti rende libero, purificato dalle perturbazioni dell’anima
Mai come oggi ti chiedo di condividere questo articolo e di lasciarmi una tua esperienza. Inoltre puoi continuare a seguirmi sul mio canale YouTube.
Perfettamente d’accordo Dony. Sempre interessanti i tuoi articoli. Un abbraccio
Grazie Maria un abbraccio grande
…Non so bene se quello che voglio esprimere si basa sulla catarsi ma io sento di aver avuto dei microtraumi legati al passato su tutto ciò che mi circonda .per esempio certe giornate vorrei uscire magari a farmi un giro di pomeriggio ,incontrare amici e altre cose ma poi guardo fuori dalla finestra e mi sento senza energia come se il sole , i palazzi ,le strade solo a guardarli mi stancano interiormente. Mi sento come se mi bloccassero e diventa a rallentatore come se qualcosa nel passato sta cercando di dirmi qualcosa che è andato storto nella mia infanzia.
Perfavore dimmi se per lei significa qualcosa o bho .
Ciao Luca comprendo bene quello che provi. Secondo me dovresti fare queste domande alla tua famiglia e se non ricevi risposte magari scrivere quello che provi, una forma di scrittura in libertà e vedere se dai tuoi sentimenti emerge qualcosa per te significativo. Ovviamente se il disagio è profondo rivolgiti ad un medico per farti consigliare e mi permetto ti spronarti ad uscire. Quando senti l’istinto di uscire esci magari forzati andando a fare una commissione. Credimi distrarre la mente è il modo migliore per fare emergere ciò che ti fa star male. Per qualsiasi altra informazione possiamo risentirci quando vuoi