Disturbi alimentari: quel vuoto interiore che nulla riesce a colmare
Soffri di disturbi alimentari?
Combatti quotidianamente la tua lotta con il cibo perché ogni giorno è una battaglia contro te stesso?
Ti scongiuro prenditi qualche minuto per leggere questo articolo anche solo per rifletterci insieme e non te ne pentirai. Grazie

Disturbi alimentari
I disturbi alimentari sono legati ad una distorsione della percezione di sé, della propria autostima e dell’amore per se stessi. Nel piatto, nel corpo, nell’anima, si svolge una guerra quotidiana tra ciò che sei, ciò che vorresti essere e le aspettative altrui.
Le percezioni, le emozioni, i sentimenti che si agitano nello spirito di chi soffre di disturbi alimentari sono molteplici e spesso contrastanti. Si parte dalla necessità di riempire un vuoto cognitivo, emotivo, sociale, per giungere al bisogno ossessivo di proteggersi, per tenere tutto sotto controllo.
I comportamenti, giorno dopo giorno, pasto dopo pasto, si fanno compulsivi, mirando a nascondere quel vuoto e fuggire da uno stato d’animo insostenibile, espresso da un grido tagliente: ‘è più forte di me!’ che raggelare il sangue di chi, spesso impotente, assiste a tali comportamenti.
Le ossessioni che tormentano la mente non lasciano scampo, tendono ad ingigantire tutto ciò su cui ci focalizziamo: quel sentirsi troppo, troppo di tutto.
Di sottofondo, come se non bastasse il rumore che abbiamo dentro, le voci, gli sguardi che parlano più delle parole, di chi continua cantilenando la solita litania:
Perché non mangi?
Possibile che passi la tua vita abbuffandoti?
Mangia, mangia ancora …
Ormai il divano ha la tua forma! Esci, svagati, vai a farti un giro
Anoressia
L’anoressia mentale o nervosa è caratterizzata da una perdita, costante, progressiva e prolungata nel tempo, del gusto per la vita.
I sintomi comportamentali, inizialmente vengono sottovalutati, esprimono in chi ne soffre:
- Un’allarmante paura di ingrassare
- Un senso di colpa così enorme da inghiottire tutto e tutti
- Un bisogno urgente e feroce di tenere tutto sotto controllo perché tutto sfugge: il corpo, i pensieri, le emozioni
L’angoscia di vivere accresce quel sentirsi intrappolato in una spirale di paura che alimenta se stessa mentre tu vuoi solo scomparire nell’oblio.
Bulimia
La bulimia è un comportamento alimentare compulsivo che spinge a mangiare, mangiare e mangiare ancora. Conclusasi l’abbuffata alcune persone scelgono di indursi il vomito o ingerire massicce dosi di lassativi per evacuare tutto ciò che si è ingurgitato.
La bulimia è una forma autodistruttiva legata a sentimenti di abbandono, rifiuto, colpa, alimentati dalla lotta interiore di odio e amore verso se stessi e verso il mondo circostante.
Obesità
IO SONO QUI, CAZZO! GUARDAMI!
Le persone che soffrono di obesità mi ricordano i giganti della mitologia, grandi, forti e impassibili. Lenti nei movimenti, per questo imponenti, rassicuranti.
Oggi l’obesità e di conseguenza chi ne soffre, vengono etichettati come un problema di salute pubblica in costante crescita nelle società occidentali. La sensazione sottile ma percettibilissima è che gli obesi con la propria mole, occupino senza diritto uno spazio che non gli appartiene.
Immagini come ci possa sentire?
Concedimi ancora un attimo per un’ultima riflessione
Poi ci sono le persone che con la loro esperienza travalicano ogni definizione da manuale.
“A volte però è l’unico modo per sentirsi amati solo un pochino e non fa niente se quell’amore che abbiamo provato per noi stessi nel momento in cui ci ingozzavamo di cibo poi si trasforma in odio verso noi stessi poco dopo!
Solo chi si è curato/ferito in questo modo può capire che Amore e Odio in quel momento non sono uno il contrario dell’altro ma sono semplicemente la stessa cosa; ovviamente non agli occhi del profano, quel profano che è sempre e comunque amato e non ha bisogno di consolarsi in alcun modo” Chiara Corradi
Si conclude così questo articolo sui disturbi alimentari le parole di Chiara sono forti e mi lasciano sgomenta ogni volta che le rileggo. L’amore parte sempre da noi stessi e a noi stessi ritorna.
Impariamo a volerci bene, bene veramente o almeno a non farci troppo male.
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