Etica: una scienza pratica al servizio della prosocialità
L’Etica è la scienza pratica della condotta garante dell’azione umana secondo principi di equità e solidarietà.
L’insieme dei valori etici permette all’umanità di vivere in equilibrio, sviluppando sentimenti come l’empatia, la giustizia e la prosocialità.
I valori etici sono insiti nell’essenza stessa dell’umanità ed è impossibile pensare ad una società civile scevra da tali valori.
L’etica è l’anima dell’umanità ed è racchiusa in ogni cuore, anche nel tuo.
Continua la lettura se vuoi saperne di più.

Etica della virtù
Etica: scienza pratica, arte della condotta umana. Ogni azione etica ha il compito di mantenere in equilibrio la società ispirandosi ad alti ideali pacifici e condivisi.
L’etica può essere vista come:
- Eticità del fine fondata sul concetto di bene inteso come forma di vita mista di intelligenza e piacere.
- Etica del movente riguardante le motivazioni che spingono all’azione.
Per Platone le virtù sono funzioni dell’anima che rendono significativa l’azione umana. In particolare, nel passaggio concettuale dell’etica come fine all’etica come movente si assiste ad un profondo cambio di paradigma che modifica il concetto stesso di etica come scienza della condotta.
Per meglio comprendere l’importanza di questo cambiamento di paradigma pensa a Friedrich Nietzsche che all’uomo del ressentiment, accusato di egoismo e ipocrisia, sostituisce una nuova etica che fonda la propria virtù sulla volontà di potenza incentrata su una visione dionisiaca della vita.
I principi che regolano questa nuova visione dell’etica sono:
- Giuridici: che hanno il compito di creare una tecnica della coesistenza umana basata su norme semplici e immediate da condividere e che permettano una pacifica convivenza comunitaria.
- Morali dove: “Il fondamento della morale è l’utilità. In altri termini l’azione buona è quella che procura felicità e soddisfazione alla società”. Dizionario di Filosofia – Nicola Abbagnano
Per Aristotele l’etica si identifica con il ‘giusto mezzo’. Il comportamento è ispirato dalla razionalità e socialità degli esseri umani, risultando quindi equilibrato e solo occasionalmente impetuoso, quindi irragionevole. Le virtù fondamentali insite nell’uomo sono:
- Il coraggio
- La temperanza
- La liberalità
- La magnanimità
- La mansuetudine
- La franchezza
- La giustizia
Friedrich Hegel distingue nettamente l’etica dalla morale. Secondo Hegel la morale è l’espressione della volontà soggettiva, individuale, privata del singolo individuo.
Diversamente, l’etica viene vista come realizzazione del bene comune e trova il suo significato nella realtà storica e istituzionale attraverso le seguenti istituzioni:
- Famiglia
- Società civile
- Stato
Infine citando il Dizionario di Filosofia di Nicola Abbagnano, Nicolaj Hartmann nella sua opera: ‘Ethik’ distingue nettamente l’etica dalla religione. Hartmann afferma che l’etica riguarda la vita presente dell’uomo, diversamente la religione si occupa della vita trascendente.
- L’etica si rivolge all’uomo. La religione a Dio.
- L’eticità afferma l’autonomia dei valori. La religione subordina i valori alla volontà divina.
- L’etica si fonda sulla libertà umana. La religione fonda ogni sua realtà in Dio come creatore.
Etica, diritto e prosocialità
“Il cielo stellato sopra di me. La legge morale dentro di me” Immanuel Kant
Nel Dizionario di Filosofia di Nicola Abbagnano il diritto viene così definito:
“Tecnica diretta a rendere possibile la coesistenza degli uomini”
Il diritto è l’insieme di norme, regole e leggi che hanno per oggetto il comportamento intersoggettivo, ossia il comportamento reciproco degli uomini tra loro.
Il diritto naturale
Epicuro afferma che il diritto naturale si fonda su una convenzione tra gli uomini per garantire la realizzazione del proprio utile e dell’utile sociale.
Le regole fondamentali su cui si basa la visione del diritto naturale sono:
- Non danneggiarsi a vicenda
- Stare insieme e agire per uno scopo comune (Platone, La Repubblica)
- Realizzare la felicità degli uomini e della comunità politica. Chi ha il compito di governare la Polis deve adoperarsi per realizzare il bene comune (Aristotele, La Politica)
Il Giusnaturalismo moderno si basa sulle dottrine di Ugo Grozio che al diritto affida il compito di salvaguardare gli uomini da tutto ciò che è ingiusto e da ciò che ha ripugnanza per la razionalità e la socialità insita nell’umanità.
Alla base del Giusnaturalismo moderno troviamo i seguenti principi:
- Rispetto della proprietà
- Sacralità dei patti
- Risarcimento dei danni
- Certezza della pena
Thomas Hobbes sottolinea la fallibilità della ragione umana su cui si fonda il diritto naturale.
Nelle sue svariate opere dedicate alla politica, Hobbes contesta la convinzione condivisa dagli autori del suo tempo che la legge naturale fosse necessariamente: ‘un dettame della retta ragione’.
Il diritto come morale
La morale poggia sul principio per cui ciò che è giusto è bene in sé e per sé!
Wilhelm Leibniz afferma che i fondamenti della morale possono essere così riassunti:
- Non danneggiare nessuno
- Attribuire a ciascuno il proprio
- Vivere onestamente
Il diritto come forza
Friedrich Hegel vede nel diritto il garante assoluto della libertà che si può realizzare solo nello Stato.
Se gli uomini vogliono vivere in pace e libertà devono garantire la propria obbedienza alle leggi dello Stato.
In caso contrario prevarrebbe una situazione caotica di tutti contro tutti che ben presto porterebbe alla rovina e alla perdita della legalità e della libertà.
Il diritto come tecnica sociale
L’empatia e la prosocialità sono il fondamento di ogni visione del diritto interpretato come tecnica sociale. L’empatia viene definita dalla filosofia come partecipazione e fusione emotiva tra gli uomini.
La psicologia tende ad ampliare questo concetto, vedendo l’empatia come consapevolezza, comprensione e condivisione dei pensieri e delle emozioni altrui.
La prosocialità riguarda tutti i comportamenti umani che favoriscono lo scambio interpersonale tra persone, istituzioni e società civile.
Quando pensiamo ad un comportamento prosociale, pensiamo ad una società che mette in risalto le persone e le caratteristiche soggettive di ognuno, esaltandone le potenzialità e riscoprendo la responsabilità di sé e la cura del bene comune.
Etica come fondamento di ogni libertà possibile
In questo contesto la libertà viene così definita:
“è libero ciò che è causa di se stesso”
- Autodeterminazione, assenza di condizioni e liti
- Necessità
- Possibilità o scelta
Libertà come soggettività
La libertà come soggettività si fonda sul libero arbitrio:
- Scegliere di fare cose legittime
- Decidere di fare cose illegittime
Libertà come oggettività
La libertà oggettiva trascende le esigenze soggettive. Friedrich Hegel vede nello Stato l’unica possibilità di essere realmente liberi in quanto garantiti nei propri diritti e doveri dallo Stato stesso che diviene l’unico difensore delle libertà soggettive ed oggettive.
Ogni scelta oggettiva deve presentare le seguenti caratteristiche:
- Misura
- Condizioni
- Limiti
Libertà come scelta motivata
La libertà come abbiamo visto precedentemente è caratterizzata da scelte soggettive e oggettive. Ogni scelta libera è tale in quanto ‘possibilità di scelta’ e può cambiare a seconda delle circostanze.
In altre parole: quello che scelgo oggi, a parità di condizioni, non è detto che corrisponderà alla scelta che farò domani.
Etica una visione che evolverà sin quando l’umanità avrà respiro
Voglio raccontarti questa bellissima storia Sufi e voglio che immagini un derviscio mentre danza, mantenendosi in equilibrio, rivolgendo una mano alla terra e una al cielo.
“C’è una famosa storia Sufi, parla di un re che stava morendo. Aveva tre figli, tutti molto saggi, ed era preoccupato di chi scegliere come successore. Avevano più o meno la stessa età, quindi l’età non poteva essere il fattore decisivo ed erano tutti e tre belli, in salute, intelligenti. Era quasi impossibile decidere, quindi chiese aiuto a un suo anziano consigliere.
Il vecchio disse: ‘Farò una specie di prova’.
Chiamò i tre ragazzi e diede a ciascuno un palazzo e del denaro, una piccola somma, e disse loro: ‘Con questi soldi dovete riempire il palazzo completamente, non dovete lasciare alcun vuoto’. Era difficile. I palazzi erano enormi e i soldi pochi!
Il primo pensò e ripensò, rimuginando.
Era impossibile riempire quel palazzo con quei pochi soldi. Non erano abbastanza per i mobili, nemmeno per le tende. Quadri e candelabri? Impossibile! Quindi, cosa fare? Riuscì a pensare solo una cosa: con quei pochi soldi avrebbe potuto riempire il palazzo di immondizia. Quindi così fece, tanto il consigliere non aveva detto di cosa riempirlo, bastava che fosse pieno! Quindi disse: ‘Una logica perfetta’.
Il secondo ci pensò su tantissimo e non riuscì a trovare una soluzione.
Pensò e ripensò fino all’ultimo, ma fu impossibile. Non era disposto a riempirlo di immondizia e non c’era altro che potesse acquistare con quella somma di denaro, quindi il palazzo restò vuoto.
Il terzo comprò delle piccole lanterne di terra cotta, dell’incenso e dei fiori.
Bruciò l’incenso e tutto il palazzo si riempì di profumo. Accese le piccole lanterne, molto economiche, e il palazzo si riempì di luce. E quando il re arrivò, c’era solo una piccola ghirlanda e dei fiori per lui, niente altro.
Il re rifiutò il primo palazzo, perché la condizione era stata soddisfatta, aveva riempito la casa, ma di immondizia! Il secondo fu un fallimento, perché il palazzo era vuoto e invaso dall’oscurità: il ragazzo non era riuscito a decidere cosa fare.
Fu scelto il terzo come successore, perché con quella piccola somma di denaro era riuscito a riempire il palazzo e non solo: era strapieno, abbondante. La luce arrivava sin sulla strada e il profumo si diffondeva insieme al vento.
La tua casa adesso è come il palazzo del secondo ragazzo, vuota.
Prima era piena di immondizia, come il palazzo del primo ragazzo, ma è stata rimossa. È come il palazzo del secondo.
Aspetta! Solo la fragranza dell’amore e la luce della meditazione funzioneranno. E il tuo palazzo si riempirà nuovamente e di qualcosa che ha un immenso valore e che naturalmente non costa nulla. Quindi non preoccuparti. Ama e medita di più, il vuoto è bello!” (Articolo tratto dalla rivista OshoTimes maggio 2015: Riempire il vuoto. Osho – A Rose is a Rose is a Rose)
Per concludere
I tempi cambiano, gli usi e i costumi si trasformano ma i valori sono come le stelle, brillano nel cielo del tuo spirito.
Se hai trovato utile questo articolo sull’etica ti chiedo di condividerlo, di lasciarmi un tuo commento e di continuare a seguirmi sul mio canale YouTube.
tutte cose belle-quelle che ho letto-ma dal dire al fare c’è di mezzo il mare-oggi il modo di comportarsi di una certa categoria di persone è l’antitesi dell’etica-oggi se manifesti una idea contraria sei ingiuriato-se ti va bene-oggi predomina il razzismo ed il non rispetto per l’altro-come dicevano i romani-mala tempora currunt.-riguardo poi a distinguere l’etica dalla religione non sono molto d’accordo-la religione cristiana a nobilitato molto l’etica laica- il riconoscere nell’altro un proprio fratello non è una cosa da poco-il non fare agli altri quello che non vuoi che sia fatto a te stesso -è un principio importante come lo è di guardare-prima di giudicare la trave dentro il tuo occhio e non il granello di sabbia dentro l’occhio dell’altro.
Grazie Giuseppe per le tue parole particolarmente sentite. In questi tempi decisamente oscuri sono proprio i valori etici che ci possono illuminare guidandoci fuori dall’oscurità. Alle volte è difficile, sembra di lottare contro i mulini a vento ma sono certa che lasciandosi andare le cose non possono che peggiorare. Secondo me ed è una mia opinione, la religione come istituzione ha fatto il suo tempo. Diversamente la spiritualità trasmessa nei secoli dai Maestri è un dito che ci indica la via da seguire. Grazie ancora per il tuo commento.