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Il maestro e Margherita, una grande storia d’amore!

Il maestro e Margherita è il racconto di un grande amore. Di pagina in pagina prende vita un’incredibile esperienza d’amore incondizionato che travalica i confini dello spazio e del tempo diventando immortale.

Le anime del maestro e di Margherita si incontrano per non lasciarsi più!

L’opera di Michail Bulgakov ispira nella nostra mente razionale un’insegnamento prezioso che nasce dalla fiducia e dall’accettazione, doti insite nel cuore umano.

Continua con me la lettura per scoprire come sia possibile credere sempre e comunque nell’amore!

il maestro e margherita
Alla fine ciò che rimane è solo l’amore

Il maestro e Margherita: l’amore e solo l’amore salverà il mondo!

Ti parlerò di un libro che non è semplicemente un libro, è un compagno di viaggio che in certi momenti dell’esistenza ti tiene per mano su sentieri impervi. Un rifugio accogliente, lontano dai rumori, dove l’anima può riposare dalle troppe emozioni.

Il maestro e Margherita (1967) di Michail Bulgakov si svolge in uno scenario, surreale e visionario, il romanzo si snoda su 2 piani narrativi e spazio-temporali diversi che troveranno il loro senso e significato solo alla conclusione della lettura.

Il primo contesto narrativo è ambientato a Mosca e descrive gli incredibili avvenimenti seguiti all’arrivo in città di Satana che per l’occasione si manifesta nel personaggio di Woland, uno studioso dell’occulto specializzato in magia nera e del suo bizzarro seguito, così magistralmente descritto dallo stesso Woland a Margherita:

Questo che fa lo scemo è il gatto Behemot. Ha già conosciuto Azazello e Korovev, le presento la mia serva Hella.

Con le loro azioni, tra il tragico e il comico, mettono sottosopra la vita meticolosa e ordinata di diversi funzionari e burocrati che rappresentano la mediocrità di un apparato statale immobile e noioso.

Il secondo contesto narrativo è ambientato a Gerusalemme nel momento in cui Ponzio Pilato, durante la celebrazione della Pasqua, deve decidere la sorte di Gesù il Nazareno. 

Sullo sfondo di questi 2 piani narrativi si inserisce la storia d’amore tra il maestro, uno scrittore in disgrazia e la sua amante Margherita.

Quando si dice: ‘ … e lo sa il diavolo cosa combinerà!’

Il maestro e Margherita, per quanto folle e visionario, è un esempio d’amore incondizionato.

Nell’accettazione da parte di Margherita del suo maestro così com’è con le sue manie, i suoi sbalzi d’umore, i suoi silenzi che si stagliano freddi come pareti di ghiaccio dinnanzi all’esistenza.

Lui sa bene quanto la vita può tagliarti l’anima, facendo a brandelli la mente, il cuore, lo spirito.

Il maestro vuole difendere Margherita dal dolore e proprio difendendola la ferisce.

Margherita ama il maestro e il maestro ama Margherita perché l’uno trova il suo senso e significato rispecchiandosi negli occhi dell’altro.

Se ti appassionano le storie fantastiche, surreali e visionarie, ti invito a leggere questa raccolti di racconti che ho scritto lasciando libera la mia fantasia di volare: Il drago e la farfalla racconti d’amore incondizionato.

Ti ho visto e ti ho riconosciuto

‘Addio!’, risposero a Woland con un solo grido Margherita e il maestro.

Allora il nero Woland, senza badare ad alcuna strada, si lanciò verso la voragine e dietro di lui, rumoreggiando, precipitò il suo seguito.

Intorno non c’erano più né rocce, né spiazzi, né sentieri illuminati, dalla luna, né Jerushalaim.

Erano spariti anche i cavalli neri.

Il maestro e Margherita videro l’alba promessa.

Cominciò immediatamente dopo la luna di mezzanotte.

Il maestro andava con la sua amica nell’albore delle prime luci del mattino lungo un ponticello di pietra ricoperto di muschio.

Lo superò.

Il ruscello rimase dietro gli amanti fedeli ed essi proseguirono lungo una strada sabbiosa.

‘Ascolta il silenzio’, disse Margherita al maestro, e la sabbia frusciò sotto i suoi piedi nudi, ‘ascolta e assapora ciò che non ti è stato dato nella vita: la tranquillità.

Guarda davanti a te la casa eterna che ti hanno assegnato in premio.

Già vedo le trifore e la vite rampicante che si inerpica fin sul tetto.

Ecco la tua casa, la tua casa eterna.

Io so che la sera verranno da te coloro che ami che ti interessano e che non ti mettono in ansia.

Giocheranno con te, canteranno con te, vedi quanta luce c’è nella stanza quando ardono le candele.

Dormirai col tuo eterno berretto sporco in testa, con un sorriso sulle labbra.

Il sonno ti rinvigorirà, ragionerai assennatamente.

E non potrai cacciarmi via. Io proteggerò il tuo sonno’.

Questo diceva Margherita andando con il maestro verso l’eternità.

Al maestro pareva che le parole di Margherita fluissero dolci come scorreva il ruscello che si erano lasciati alle spalle e la memoria del maestro, inquieta, la memoria trafitta da mille aghi, cominciò a scolorire.

Qualcuno stava liberando il maestro, così come lui aveva fatto con l’eroe che aveva inventato.

Dall’abisso alla luce

Questo eroe era precipitato nell’abisso, era andato via e non sarebbe ritornato, perdonato nella notte tra il sabato e la domenica, il figlio del re astrologo, il crudele quinto procuratore di Giudea, il cavaliere Ponzio Pilato.

Oddio! La mia mamma si sta sciogliendo in lacrime … Io sono Pig e anche un maialino può essere un inguaribile romantico.

Questo è solo un piccolo assaggio de: Il maestro e Margherita, un’ avventura metafisica, un amore travolgente, una visione che diviene, pagina dopo pagina, realtà.

Se in qualche modo ti ho incuriosito ti invito a leggere questo capolavoro di Michail Bulgakov e se hai bisogno di consigli per la lettura non esitare a contattarmi, sono qui per te!

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