Ira: un fuoco che si accende e divampa distruggendo tutto
L’ira infiamma l’animo e tutto si tinge di rosso!
Rabbia, aggressività, risentimento, vendetta, odio.
Questi sono solo alcuni degli stati d’animo che nascono dall’ira e che hanno il potere di trasformare la tua vita in un inferno straziante, per te e per le persone che ti sono vicine.
Prenditi un attimo di tempo per riflettere su questo sentimento che tanto condiziona l’umanità da sempre.

Ira: che il diavolo ti porti
L’ira è uno stato emotivo violento, una pulsione irresistibile all’aggressività e alla distruzione.
Quando la rabbia si manifesta in modo intenso può portare all’aggressione rabbiosa dell’altro o all’estremo opposto: all’autolesionismo.
Dante Alighieri, nel canto VII dell’inferno, della Divina Commedia, descrive gli iracondi come misere anime disperate, immerse nell’acqua putrida e bollente della palude dello Stige, intenti a picchiarsi selvaggiamente tra loro.
Così come in vita non sono stati capaci di controllare i fumi della rabbia, nella morte, sono costretti a subire eternamente i vapori fetidi dell’acqua bollente dello Stige, styx dal greco: odio, violenza bruta.
La rabbia nasce dalla frustrazione e produce vendetta
L’ira si nutre di se stessa
L’ira è proporzionale al desiderio e quando si cade in balia della frustrazione la rabbia alimenta e fomenta pulsioni nefaste quali il risentimento e il rancore.
Il risentimento è uno stato d’animo tanto silenzioso quanto pericoloso, caratterizzato da un’amarezza profonda che pervade ogni cellula del corpo e dello spirito, alimentando deliberatamente e minuziosamente vendetta.
Vive nascostamente nell’animo umano accompagnato dal rancore che etimologicamente discende dal termine latino rancere che significa rancido, guasto, un veleno potente per l’essere umano che ne diviene schiavo.
All’ira si contrappone la compassione
Spesso la rabbia è un modo per difendersi dal dolore. Un dolore lancinante, devastante, lacerante che spezza il cuore che lascia senza respiro, a terra, senza forze.
Una sofferenza così profonda da farti credere che nulla potrà mai più riportare gioia e calore nella tua vita.
Da questa pena che manifesta l’inferno in terra, ti puoi sollevare solo rivolgendo lo sguardo alla compassione, aprendoti alla vita e alla condivisione.
Nell’isolamento, ogni giorno le lacrime si fanno più pesanti, ingrossando il fiume d’odio che ti scorre dentro.
Diversamente, nella condivisione, le lacrime si fanno fertili, benedette, alimentando lo spirito d’umanità che spinge gli esseri viventi a prendersi per mano, sostenendosi a vicenda.
Se alla fine di questa lettura hai provato un minimo sollievo dalla rabbia che a tratti ti invade l’esistenza ti chiedo di non fermarti qui.
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