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Prendersi cura di sé: il primo passo verso la felicità

Prendersi cura di sé è il primo atto d’amore sulla via della felicità.

Il compito più importante di un educatore è quello di insegnare agli esseri umani a volersi bene, a rispettarsi, a gestire il proprio sé come un tesoro prezioso da condividere con gli altri.

Credo fermamente nel potere della cura. Tutti noi veniamo al mondo con un compito speciale, una vocazione, una missione che racchiude in sé tutti i segreti dell’esistenza.

Prendersi cura di se stessi, degli altri, del mondo, significa rendere la propria vita significativa, preziosa, unica.

Se ultimamente ti sei trascurato, o peggio se nella tua vita non ti sei mai preso troppa cura di te stesso è ora di correre ai ripari e iniziare a farlo subito.

Seguimi e non te ne pentirai.

prendersi cura di sé
Impara ad amarti! Il potere della cura è dentro di te

Prendersi cura di sé: impara ad amare te stesso

Prendersi cura di sé come prima cosa significa guardarsi dentro. Lo so è doloroso anche perché siamo stati educati a guardare ciò che manca, ciò in cui dobbiamo migliorare, ciò che non è mai abbastanza.

La nostra anima, sin dall’infanzia, vive in bilico tra il senso del dovere e i sensi di colpa perché, comunque vada, non abbiamo mai fatto abbastanza.

Non siamo mai stati veramente capaci di soddisfare le aspettative altrui come se questo fosse possibile.

Prendersi cura di sé è l’unico modo per onorare la propria umanità. Impegnati a cercare la felicità nelle passioni che ti animano.

Intraprendi un cammino personale e seguilo con costanza e sincerità.

Se non riesci ad amarti, rispettarti e prenderti cura di te come puoi pensare che altri lo possano fare al tuo posto. Non cercare la felicità che proviene dall’esterno, non lasciare in mano ad altri il potere di renderti felice.

Le persone sono simili a specchi in cui ci riflettiamo

Ti è mai capitato di provare istintivamente attrazione o repulsione verso una persona appena conosciuta?

Ricordati sempre che ciò che ti attrae, così come ciò che rifiuti, è già una parte di te.

Non è facile da capire e tanto meno da accettare ma ogni volta che esprimi un giudizio sugli altri in realtà stai parlando di te stesso.

Prendersi cura di sé: accetta che il cambiamento è la tua dimensione

Passiamo di vita in vita, di esperienza in esperienza, tutto ciò che vive si trasforma costantemente.

Siamo tutti responsabili verso l’universo che ci circonda.

Tutto ciò di cui abbiamo bisogno per vivere esiste in natura. Purtroppo a causa della nostra avidità stiamo distruggendo il nostro bellissimo pianeta e con esso l’unica possibilità che abbiamo di essere veramente felici.

  • Inquiniamo l’aria che respiriamo
  • Contaminiamo la terra che coltiviamo e di conseguenza i prodotti di cui ci nutriamo
  • Infanghiamo le acque che beviamo

Dimostriamo quotidianamente di non essere in grado di prenderci cura del territorio che ci ospita. Sterminiamo gli animali mettendo a rischio la sopravvivenza di molte specie.

Lasciamo che parte dell’umanità muoia di fame e soffra per la denutrizione, mentre altri si avvelenano con un’alimentazione troppo ricca di grassi e zuccheri.

Intasiamo la nostra mente di false preoccupazioni per accorgerci, il più delle volte, solo quando è tardi che le cose per cui vale veramente la pena di preoccuparsi sono pochissime.

Svegliati! Sei nato per essere felice!

Tutto ciò che vive è nato per essere felice, gioioso, in salute.

In questo pianeta meraviglioso non mancano le risorse e lo spazio per sentirsi a casa. Io, tu, noi, tutti dobbiamo darci da fare per creare un luogo bello in cui vivere e prosperare.

Vuoi essere felice? 3 passi per iniziare

  1. Prenditi cura del tuo corpo. Senza questo prezioso strumento non puoi andare molto lontano. Non buttare via la tua salute correndo rischi inutili o ignorando i segnali che costantemente il tuo fisico ti invia.
  2. Cura la tua mente. Non avvelenarti con sostanze e pensieri che non ti appartengono. Innamorati delle tue passioni, insegui i tuoi sogni, fai cazzate ma non perdere mai totalmente il controllo di te stesso. Non stancarti mai di imparare cose nuove, non lasciarti manipolare dai tanti imbonitori che ci sono in giro.
  3. Prenditi cura del tuo spirito. Fai brillare la tua luce! Hai mille doni dentro di te: qualità, capacità, peculiarità e sì, anche fragilità che ti rendono ancora più bello. Smettila di nasconderti dietro una maschera che ti fa solo sembrare stupido. Vivi e sii te stesso, sempre.

Infine, non aver paura. Gli altri non possono farti più male di quello che già ti stai facendo non prendendoti cura di te stesso.

Voglio salutarvi con questa bellissima storia di Osho tratta dal libro: Fare pace con se stessi, il prezzo del risveglio

“Ramana Maharshi era un lago silenzioso di energia. Ogni mattina era solito sedersi per un satsang silenzioso, una comunione; non parlava mai molto, a meno che non gli chiedessero qualcosa, e anche allora le sue risposte erano molto brevi … avevano profondità, ma dovevi essere tu a cercare: non erano delle spiegazioni. Le sue opere si limitano a due o tre opuscoletti. Il suo insegnamento consisteva per lo più nell’essere in silenziosa comunione con i discepoli e naturalmente, solo pochissime persone trassero beneficio da lui.

Ma ogni mattina, quando lui e le persone presenti si sedevano in silenzio, arrivava sempre anche una mucca che rimaneva fuori, ma sporgeva il collo all’interno, attraverso la finestra e rimaneva lì per tutta la durata del satsang.

Andò avanti così per anni: la gente andava e veniva, arrivavano nuove persone, ma la mucca rimaneva una presenza costante … e all’ora esatta, mai in ritardo! E quando il satsang finiva, lei se ne andava.

Un giorno non si presentò e Ramana disse: ‘Oggi il satsang non può accadere, perché il mio vero pubblico è assente. Temo che la mucca sia molto malata, o forse è morta, e devo andare a cercarla’.

Viveva su una montagna nel sud dell’India, ad Arunachala. La mucca apparteneva a un povero taglialegna che viveva nei pressi dell’ashram. Ramana lasciò il tempio dove erano soliti incontrarsi, andò dal boscaiolo e gli chiese: ‘Cos’è successo? La mucca oggi non è venuta per il satsang’.

Il taglialegna disse: ‘È molto malata e ho paura che stia morendo, ma continua a guardare fuori dalla porta, come se stesse aspettando qualcuno. Forse ti sta aspettando, sta aspettando di vederti per l’ultima volta. Forse è per questo che non è ancora morta’.

Ramana entrò e c’erano lacrime negli occhi della mucca. E morì felice, con la testa in grembo a Ramana Maharshi.

Questo è accaduto nella nostra epoca. Ramana la dichiarò illuminata”.

Ti sembra una follia? Una mucca illuminata? Di sicuro è meno folle che non amarsi e rispettarsi.

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Ma soprattutto ti chiedo di decidere di essere felice perché alla fine questa è l’unica cosa che conta veramente.

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