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Relazionarsi: come condividere se stessi con l’altro

Relazionarsi è nella natura umana. L’uomo non può vivere solo, ha bisogno del confronto con i suoi simili per crescere forte e sano. Nella collettività ognuno di noi ritrova se stesso, condividendo usi, costumi, principi, modi di essere e di vivere.

Esistono infiniti modi per relazionarsi con gli altri e dalle relazioni nascono infiniti fili rossi che ci legano l’uno l’altro: relazioni familiari, amicizie, rapporti di lavoro, storie d’amore, convivenze e matrimoni.

Ogni relazione nasce nel terreno sacro del cuore poiché ogni volta che decidiamo di stendere idealmente la mano verso l’altro condividiamo una parte di noi con lui.

Vediamo insieme come le relazioni cambiano la nostra esistenza.

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Un sottile filo rosso si è teso tra noi

Relazionarsi significa condividersi

Relazionarsi anche nella sua forma più banale è sempre e comunque uno scambio, una reciprocità, un comunicare qualcosa di sé all’altra persona.

Nella vita intessiamo costantemente relazioni più o meno significative ed ogni volta che entriamo in contatto con un’altra persona la nostra mente, le nostre emozioni, il nostro spirito sociale si attivano.

Chissà quante volte ti è capitato di conoscere qualcuno e provare istintivamente simpatia o antipatia senza sapere il perché. A pelle ti innamori, senti che la persona che hai difronte ha qualche cosa di speciale … di speciale per te.

Altre volte provi diffidenza e repulsione e chissà quante volte amaramente ti sei detto: “Se avessi ascoltato il mio istinto non mi sarei lasciato fregare così stupidamente!”.

Ogni giorno nascono amicizie, amori, rapporti di lavoro ed ogni giorno vanno in frantumi amicizie, relazioni affettive, matrimoni, sodalizi lavorativi.

Relazionarsi non è mai semplice, le persone cambiano costantemente, le situazioni si trasformano e ciò che oggi desideriamo appassionatamente domani ingrigisce e ci diventa indifferente.

Tutto ciò che nasce nel cuore, nel cuore deve restare

Ogni relazione significativa affonda le proprie radici nell’amore, nella libertà, nell’uguaglianza e nello scambio reciproco.

Le relazioni, nello specifico, le relazioni affettive, hanno bisogno di respirare, di creare assonanze e affinità elettive che nutrano, attimo dopo attimo, la relazione.

Se ingenuamente, decidi di regolare con un contratto l’affettività, ben presto, scongiurati i giuramenti degli innamorati, ti ritrovi prigioniero in un legame che per contratto ti obbliga a rispettare l’impossibile, andando contro  la natura stessa dell’amore che è fondato sulla gratuità, sulla libertà, sull’uguaglianza, sullo scambio reciproco di cure.

Il filosofo Bertrand Russell nell’opera: Principles of social recostruction, descrive così il matrimonio:

“Ma sebbene non ci sia un buon matrimonio senza amore, i migliori matrimoni hanno uno scopo che va al di là dell’amore … esso (l’amore) diventa presto o tardi retrospettivo, è una tomba di gioie morte, non una sorgente di nuova vita”.

Per quanto, nella sua brutalità, possa sembrarti amara questa riflessione, sono certa che in cuor tuo ne comprendi bene il significato profondo.

Relazionarsi è poter decidere di andare via senza aver paura

L’amore è condivisione, è una libera scelta che si rinnova quotidianamente. L’amore si fonda sulla volontà di vivere in profonda comunione con l’altro, indipendentemente dall’obbligo di convivenza, mantenimento e cura.

Quando ami non sei obbligato a prenderti cura dell’altro, lo fai perché senza di lui ti senti mancare il fiato. Alle volte basta uno sguardo rubato, un silenzio prolungato anche di un attimo per capire che qualcosa non va.

Quando una relazione finisce, è inutile accanirsi.

Le parole: “Non ti amo più” lasciano poco spazio all’interpretazione e ad ulteriori spiegazioni.

Quando una relazione finisce qualcosa si spezza dentro e nulla sarà più come prima.

Relazionarsi è prendersi per mano e fare un pezzo di strada insieme. Poco importa la durata del cammino, poco importa il modo in cui prende senso e significato la relazione, ciò che conta è l’autenticità dello scambio, l’aver reso più bella, anche solo per un attimo, la vita altrui.

Se in questo momento sei abbattuto perché credevi profondamente in una relazione o sei vittima di una relazione tossica  e ti senti solo e amareggiato, pensa che sicuramente, ti attendono tempi più luminosi se solo lascerai aperte le porte del tuo cuore.

Intanto ti invito a leggere questi racconti che ho scritto volando sulle ali della mia fervida immaginazione: Il drago e la farfalla racconti d’amore incondizionato.  

Con queste mie parole spero di esserti stata utile. Ti chiedo di condividere l’articolo e di  lasciarmi un tuo commento, inoltre puoi continuare a seguirmi sul mio canale YouTube.

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2 Commenti

  1. Si ,io sbaglio in contrazione ,perché dico ciò che penso ,parlo anche di amicizie ,perché non mi piace rimanere in superficie ,ma sbaglio forse??

    1. Ciao Rosanna la sincerità secondo me è sempre l’unica via da seguire soprattutto quando parte da se stessi. Spesso però i modi risultano bruschi e quindi non è questione di fare giusto o sbagliare ma se la verità è a fondamento di una vita autentica la gentilezza deve esserle sempre compagna perché come l’esperienza insegna spesso la verità può far male

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