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Separazione e divorzio: siamo certi che sia la fine di una famiglia?

Separazione e divorzio non sono la fine di una famiglia sono l’inizio di una nuova relazione familiare.

La coppia nel momento della separazione deve attingere alle proprie risorse intellettive ed emotive per affrontare il cambiamento.

Ti stai separando?

Vivi sentimenti di rabbia, sconforto, rassegnazione?

Non sai come comportarti con i tuoi figli?

Hai bisogno di aiuto per orientarti in questa tempesta emotiva che sai bene cambierà profondamente la tua esistenza e la vita delle persone a te più care?

Leggi questo articolo sono certa che ti sarà utile anche solo per riflettere e prendere fiato.

I figli sono testimoni della nostra stupidità

Separazione e divorzio

Quando non è più possibile stare insieme la separazione e il conseguente divorzio diventano una necessità.

Ci si può separare di fatto, la coppia si divide e ognuno va per la propria strada. Ovviamente se la coppia è sposata si deve ricorrere alla separazione legale.

La separazione lascia inalterato il vincolo del matrimonio e avviene quando i due coniugi non intendono più vivere insieme.

La separazione può essere:

  1. Consensuale: quando la coppia si divide in reciproco accordo
  2. Giudiziale: quando non essendoci possibilità di accordo tra i coniugi si ricorre all’autorità giudiziaria

La separazione è sempre raccomandata nei casi in cui la prosecuzione della convivenza reca grave pregiudizio all’educazione della prole.

Esistono 2 diverse modalità di affido della prole:

  1. Affidamento condiviso che viene decretato in sede di separazione. Il giudice affida i figli minori ad entrambi i genitori congiuntamente
  2. Affido esclusivo viene decretato nei rari casi in cui il giudice si trova in presenza di un grave pregiudizio per i minori

Trascorsi i tempi legali della separazione si può accedere al divorzio, ottenendo così il legale scioglimento del vincolo matrimoniale.

Separazione e divorzio: quando la coppia scoppia

Innamorarsi … il cuore batte a mille, le mani tremano leggermente e la passione sconvolge ogni tua cellula

Conclusa la fase acuta dell’innamoramento quando la passione cede il passo all’amore, alla voglia di stare insieme e condividere l’esistenza, vivendo la quotidianità, la coppia decide di convivere.

Che sia una convivenza di fatto, un’unione civile, un matrimonio religioso, da questo momento in poi la coppia viene riconosciuta socialmente come tale e la vita si trasforma radicalmente.

La famiglia che prende forma nella volontà della coppia di convivere e stare insieme, si amplia grazie ai legami parentali e alla nascita dei figli.

Il nucleo familiare si trasforma giorno dopo giorno, le relazioni si modificano, l’amore diventa un donarsi reciprocamente in un clima crescente di affetto verso le persone che ti sono più care al mondo.

Inutile negarlo: ai momenti di gioia si alternano momenti di noia, nelle difficoltà ci sono coppie che rafforzano il loro legame, mentre altre si sciolgono come neve al sole.

C’è chi decide di stare insieme comunque:

  • Vuoi per paura di rimanere da soli
  • Per motivi economici
  • Perché si pensa di fare il bene dei figli

La decisione di separarsi porta con sé una profonda amarezza, risveglia il ricordo di un’esperienza dolorosa vissuta nella prima infanzia: l’abbandono che richiama paure antiche come la solitudine e la delusione. Inoltre il separarsi porta con sé il disagio di affrontare pubblicamente il fallimento della relazione.

Quando ci si separa chi porta il peso maggiore?

” … si dovrebbero dichiarare pubblicamente invalidi i giuramenti degli innamorati e interdire loro il matrimonio – e proprio perché si dovrebbe prendere il matrimonio indicibilmente più sul serio!”

“La maggior parte dei matrimoni non è del genere di quelli per cui non si desidera alcun terzo come testimonio? E precisamente questo terzo non manca quasi mai – il figlio – ed esso è più di un testimone, è infatti il capro espiatorio!” Friedrich Nietzsche – Aurora – libro terzo, passo 151, Ecco nuovi ideali da inventare

Separarsi e divorziare sono diritti.

Superato il momento critico,  quando la rabbia, la voglia di rivalsa, la tristezza per il fallimento relazionale si quietano, è necessario prendere delle decisioni significative per il futuro, non solo per se stessi ma per i figli che vivono la separazione come la fine del proprio mondo e spesso senza comprenderne le motivazioni.

I figli sono parte di noi, sono la carne della nostra carne, spesso vengono litigati, contesi, umiliati, tra feroci discussioni alternate a silenzi glaciali. Troppo spesso i figli sono i diretti testimoni della meschinità dei genitori e porteranno nella propria anima il peso di tanta bruttezza.

Tutelare i figli è il primo dovere dei genitori

Vediamo brevemente come:

  • Essere sinceri con loro, metterli al corrente di ciò che sta avvenendo, senza scendere troppo nei particolari che riguardano solo la coppia.
  • Mantenere i rapporti il più possibile civili. Per quanto tu, ti possa sentire ferito, ricordati sempre che per i figli il papà e la mamma sono riferimenti affettivi primari.
  • Salvaguardare sempre i legami familiari con i nonni, gli zii, i cuginetti che sono compagni di giochi e di crescita per i nostri figli.

Separarsi spesso garantisce il benessere per tutti

So bene quanto sia difficile mantenersi saldi nella tempesta emozionale che una separazione e un divorzio possono causare. Quando arriva il Natale e tutti sorridono intorno ad un tavolo imbandito e tu vorresti solo gettare all’aria tutto, urlare e piangere.

Ogni famiglia ha i suoi momenti di luce e di ombra ma ricordati, sta a te, alla tua intelligenza cognitiva ed emotiva, gestire le luci e le ombre.

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