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Tradizione e innovazione: due facce della stessa medaglia

Tradizione e innovazione sono due concetti apparentemente opposti simili a due sentieri paralleli nell’eterno flusso della storia.

La tradizione rivendica la propria verità assoluta e l’innovazione, simile ad una figlia ribelle, le grida in faccia: ‘Il passato è morto!’ lanciandosi a tutta velocità verso il futuro, andando alla ricerca di quella stessa verità.

Pensatori, artisti, filosofi e scienziati si trovano immersi nella dimensione della contemporaneità e alle loro spalle muti, non certo in silenzio, i loro predecessori li guardano, a volte con stima e altre volte, scuotendo lievemente il capo, in segno di diniego.

Sii cauto quando cammini sul sentiero della storia, è un terreno fragile, già ai primi passi si sdoppia come insegnano i miti.

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Attraverso lo specchio della storia vedo un’immagine che si moltiplica in infinite visioni

Tradizione e innovazione: definizione, significato e senso

Tradizione e innovazione sono 2 concetti prospettici inscindibili per comprendere ed interpretare i fatti storici.

La tradizione è l’eredità culturale, spirituale, tecnica ed artistica che viene tramandata da una generazione all’altra.

I concetti tradizionali sono trasmessi come garanzia di verità, immagine di sé, del proprio passato individuale e collettivo.

“La sacra catena che lega gli uomini al passato e che conserva e trasmette tutto ciò che è stato fatto da coloro che l’hanno preceduto” Johann Gottfried Herder – Ideen zur Philosophie der Geschichte der Menschheit

La tradizione distingue il presente dal passato. L’esperienza soggettiva: l’io, l’identità; dall’esperienza collettiva: il non-io, l’oggettività, non per questo garanzia di validità universale.

L’innovazione nasce concettualmente dal pensiero illuminista, dal giudizio critico, mai assoluto né infallibile, riguardante la storia e la tradizione. 

L’Illuminismo criticò aspramente la tradizione e la sua presunzione di verità assoluta, in quanto ciò che si tramanda è spesso frutto di errori, pregiudizi e superstizioni.

Innovare significa creare:

  • Nuovi sistemi concettuali
  • Rinnovare gli ordinamenti e i paradigmi scientifici 
  • Sperimentare nuovi metodi procedurali

L’innovazione non si limita a cambiare la propria prospettiva ma trasforma la prospettiva stessa creando una nuova visione dello scibile, dove il presente diventa un punto di non ritorno, una ferita profonda e insanabile con il passato e conseguentemente con tutto ciò che è tradizionale.

Un presente eternamente presente

L’innovazione affonda le proprie radici nel ricordo del passato, nello scambio costante di insegnamenti, azioni e reazioni che danno vita all’eterno dialogo tra generazioni.

In questa dimensione l’umanità agisce e cambia costantemente la realtà sottoponendola a critica.

Nel flusso storico viviamo perennemente in una sola dimensione il presente.

Ogni generazione, da quella preistorica ad oggi, vive l’attimo attuale in una sorta di eterno ritorno che in realtà non si presenta mai uguale a se stesso.

La storia, nostra maestra di vita, ci insegna costantemente che un lieve batter d’ali può cambiare drasticamente il corso degli eventi e solo un pensiero critico, aperto e autonomo può comprendere la realtà e gestirla proficuamente.

Tradizione, innovazione, verità e senso comune

La nostra epoca, così come molte epoche passate, è caratterizzata da un feroce trasformismo. I valori tradizionali sono spesso percepiti come disvalori e le ideologie si sovrappongono così da apparire irriconoscibili.

In tutta questa confusione, emergono strani personaggi che apparentemente se ne stanno in disparte e taciturni, osservano ciò che accade.

  • C’è chi sceglie di stare in disparte e vedere come vanno le cose per schierarsi solo all’ultimo momento con la maggioranza.
  • Chi sceglie di tacere perché non ha nulla da dire, si mostra indifferente a tutto ciò che gli accade intorno, pur essendo pronto a speculare man mano che si presenta l’opportunità.
  • Chi agendo secondo cattiva coscienza, per ignavia, meschinità o ipocrisia spera che tutto cambi perché tutto resti uguale.

Nel rumore crescente, amplificato dai cambiamenti epocali che abbiamo il privilegio di vivere, frastornati dalle grida di chi, farebbe miglior figura tacendo e di chi, sceglie colpevolmente di tacere, nella mente si palesa un’antico insegnamento: ‘Il sonno della ragione genera mostri’ li ha generati in passato, li genera nel presente e continuerà a generarli nel futuro.

La tradizione e l’innovazione non sono concetti astratti ma ogni giorno si manifestano concretamente nelle nostre vite trasformandole profondamente.

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